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Hong Kong, Falun Gong e prelievo degli organi: le speculazioni sono fin troppe

2021-10-10 19:00

OS

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Hong Kong, Falun Gong e prelievo degli organi: le speculazioni sono fin troppe

Lo scorso 7 ottobre, ad Hong Kong, durante una conferenza stampa sono stati annunciati i risultati di un sondaggio tenutosi presso la popolazione dell

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Lo scorso 7 ottobre, ad Hong Kong, durante una conferenza stampa sono stati annunciati i risultati di un sondaggio tenutosi presso la popolazione della città, che avrebbe dato risultati ritenuti "sconcertanti" da molti osservatori occidentali, a loro volta "imbeccati" da fonti certamente tutt'altro che imparziali come quelle vicine al Falun Gong, e che hanno infatti prontamente manifestato tutta la loro indignazione sui propri canali social e media. Infatti, contrariamente ad ogni loro aspettativa, i cittadini di Hong Kong richiedono in massa l'applicazione della Legge di Sicurezza Nazionale che andrebbe a colpire tra le molte cose anche gli interessi e le attività della setta, il cui contributo ai disordini interni che ne hanno caratterizzato il territorio in questi ultimi anni è stato ben più che palpabile. 

 

Certo, chiunque creda alla narrazione secondo cui ad Hong Kong la cittadinanza si sia spontaneamente ribellata al "dominio cinese", per nostalgia delle "perdute libertà" garantite durante il periodo coloniale britannico, non può che credere automaticamente che quella stessa cittadinanza sia anche portata a rifiutare un sondaggio sull'adozione della Legge di Sicurezza Nazionale nel proprio territorio, o al limite che in caso di vittoria sia stato truccato. Ma, come più volte è stato testimoniato da varie parti, ad agire ad Hong Kong sono stati soprattutto elementi minoritari insieme ad altri di provenienza esterna, appoggiati dall'asse Londra-Washington, che non ha esitato a contrabbandarvi  ingenti fondi economici e persino armamenti, garantendo al contempo un martellante "ombrello mediatico" a favore della "rivoluzione colorata" a quel punto ottenuta.

 

Pertanto, non devono sorprendere i risultati annunciati dalla Hong Kong Public Opinion Exchange Association in base ai quali oltre il 70% dei cittadini di Hong Kong ritiene il Falun Gong "un'organizzazione anticinese che molesta" la loro città, al contempo auspicandone il ban col ricorso alla Legge di Sicurezza Nazionale. Ciò andrebbe nella direzione di estendere anche ad Hong Kong quanto già da tempo in atto nella Cina continentale, dove infatti le attività del Falun Gong così come di altri movimenti ormai palesemente riconosciuti come pericolosi per la sicurezza dei cittadini e dello Stato è da tempo contrastata con grande attenzione. 

 

Sempre dal sondaggio, risulta che solo il 28% dei cittadini si limita a considerare il Falun Gong alla stregua di "organizzazione religiosa", mentre gli altri lo considerano esplicitamente proprio una "setta pericolosa". Non a caso, anche la stessa associazione ha definito il Falun Gong "un'organizzazione americana ostile alla Cina e a Hong Kong" e che "opera in collusione con poteri esteri, motivo per il suo ban secondo la Legge di Sicurezza Nazionale". Tuttavia, anche secondo importanti osservatori italiani ed europei, questi fatti testimonierebbero al contrario l'inattendibilità del sondaggio effettuato dall'associazione, che così in un colpo solo hanno potuto speculare su Hong Kong facendo un ennesimo favore al Falun Gong da essi visto fin troppo di buon occhio.

 

Contemporaneamente quegli stessi osservatori, appartenti alle aree politiche e religiose più conservatrici, rinnovavano i loro appelli a favore del Falun Gong in un appello collettivo sottoscritto da cinque ONG contro il "prelievo forzato" degli organi. Basandosi su una piattaforma comune, la Universal Declaration on Combating and Preventing Forced Organ Harvestings, fondazione a cui partecipano 50 ONG, presente in 60 paesi e con 529 tra membri e rappresentanti, è stato così tenuto il World Summit on Combating and Preventing Forced Organ Harvestings con la collaborazione di un'altra nota entità come il China Tribunal. Tutte queste entità hanno un chiaro e polemico orientamento anticinese, e vivono letteralmente soprattutto dei fondi che ricevono da vari canali statunitensi ed inglesi, e non solo.

 

Del resto il summit era un'iniziativa della DAFOH (Doctors Against Forced Organ Harvestings), una delle principali "autorità" nel campo, ed anch'essa dalle tasche ben foderate dal denaro americano e non solo affinché possa portare avanti una strenua politica anticinese a suon di accuse infamanti come quella, condivisa ad alta voce dalle altre sue organizzazioni sorelle, del prelievo degli organi in Cina dai membri del Falun Gong e di altre sette sottoposti a pene detentive. 

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