Giungiamo alla seconda puntata di questa saga approdando a Singapore, dove sempre col medesimo schema delle affiliazioni la Chiesa della Provvidenza è riuscita a crearsi una propria sponda, gemellandosi una setta locale, la Chiesa della Grande Gloria. Numerose sono tuttavia le prove di una presenza della setta sudcoreana a Singapore sin dagli anni precedenti, non solo relative alla sfera pratica e dottrinaria. Tra tutte, ve ne sono anche di piuttosto scottanti per Jung Myung-seok, ad esempio con scambi di lettere dal tenore non proprio pastorale con varie e giovani adepte della Chiesa della Grande Gloria, che esattamente come le precedenti vittime ed adepte erano solite dedicargli o promettergli proprie foto in bikini.
E' stato proprio questo scambio di lettere, ben presto acquisito anche dalle autorità e dai media del paese, a stabilire che un collegamento tra le due sette in un qualche modo esistesse, seppur ancora da stabilire esattamente in che modo. Considerando le modalità solitamente in uso da parte della Chiesa della Provvidenza per estendersi e ramificarsi all'estero, ovvero consociandosi con altre sette locali, pare intuibile che pure in questo caso non sia andata tanto diversamente. Singapore offre una ricca comunità locale, molto sensibile alle attrattive rappresentate dai nuovi culti, ed inoltre può garantire a Jung Myung-seok un facile rifugio per il futuro, qualora la situazione in Corea del Sud si dovesse rendere per lui nuovamente irreparabile; o almeno avrebbe potuto garantirlo in passato, prima che la notizia diventasse di pubblico dominio. Colpisce infatti che la Chiesa della Gloria sia stata inserita nell'elenco delle “chiese sorelle” presente sul sito internet ufficiale della Chiesa della Provvidenza soltanto dopo che la notizia di un loro possibile legame era trapelato giungendo a conoscenza delle autorità e dei media di Singapore, e non prima: come a voler magari nascondere le prove che prima non vi fosse e che quel legame fosse pertanto “segreto”. Ma ormai anche la stessa Chiesa della Provvidenza veniva già cercata dai media di Singapore, con domande che ovviamente aggirava piuttosto evasivamente, e poco c'era da fare per rimediare al nuovo, sopraggiunto “scandalo”.
I media di Singapore hanno anche cercato ed intervistato alcuni ex adepti ed in particolare ex adepte della Chiesa della Provvidenza, da cui hanno potuto recepire maggiori dettagli: ad esempio, che dal quartier generale di WongMyongdong in Corea del Sud avevano già da tempo contattato la Chiesa della Grande Gloria per acquisire altre informazioni sugli scambi di lettere tra Jung Myung-seok e le adepte locali, cercando soprattutto il materiale più compromettente. Il tutto lascerebbe pensare, da una parte, alla volontà di procedere con una sorta d'inchiesta interna nella Chiesa della Provvidenza per detronizzare completamente Jung Myung-seok, magari mettendo ogni singola prova di volta in volta in piazza e guadagnandovi pure sopra vendendoli ai vari media e network; e dall'altra invece ad un'opposta volontà d'insabbiamento e rimozione di qualsiasi elemento che possa nuovamente ricondurre alla Chiesa della Provvidenza, al suo storico leader e a risvegliare certe cattive memorie. Insomma, il comportamento della setta sudcoreana e della sua nuova leadership appare al momento piuttosto imperscrutabile, determinato da volontà forse pure conflittuali. Il fatto che la recente docu-film prodotta da Netflix, “Fede e Menzogne", abbia per esempio potuto contare anche su video e dichiarazioni rilasciate dalla nuova leader Jung Je-eun, porta comunque a pensare ad un suo tentativo di voler bruscamente ma anche mimeticamente rifondare la setta a sua immagine e somiglianza, dando l'idea di un taglio col passato e di una ripulita alla propria immagine.
Conosciuto nella sua setta come Maestro, Mentore o Insegnante della Bibbia, tali erano gli epiteti con cui Jung Myung-seok veniva chiamato anche dagli adepti della Chiesa della Grande Gloria, fondata a Singapore nel 1996. Anche se non vi sono state finora accuse certe di crimini sessuali di Jung Myung-seok da parte delle adepte locali, altri ex adepti hanno testimoniato che vi siano stati comunque incontri tra queste e il caposetta, evidentemente visto ben più che come un semplice leader di un gruppo amico. Risulta poi che molte di loro siano divenute proprio “spose spirituali” di Jung Myung-seok, altro elemento di fortissima similarità con la Chiesa della Provvidenza; interrogati su questo punto, le risposte date dai testimoni sono state comunque piuttosto generiche, tese a giustificare tale “usanza” come un legittimo bisogno del loro capo. Un altro punto che accomuna la setta con la Chiesa della Provvidenza, la pratica di Jung Myung-seok di scegliere tra le adepte con cui intratteneva conversazioni epistolari quelle più desiderabili per età, bellezza e statura, prontamente elette a “Stelle Fedeli”: molte le loro immagini in bikini, in spiaggia o in privato, dove espongono al loro leader le proprie grazie.
L'usanza delle lettere coinvolgeva anche altri temi ed altri adepti, che venivano consigliati dal loro capo su qualsiasi scelta per la propria vita, anche le più disparate. Tuttavia, nel momento in cui sono stati interpellati, i dirigenti di entrambe le Chiese hanno detto di non saperne nulla, pur non avendo mai scoraggiato in passato tali pratiche. Di fatto, anche queste sembrano altre nuove scuse poco credibili, soprattutto se consideriamo che già in passato erano al contrario circolate indicazioni ufficiali nella setta che raccomandavano i seguaci a contattare il loro maestro almeno una volta al mese. Ciò non toglie che, pur di continuare a negare l'evidenza, i dirigenti abbiano avviato nuove azioni legali insinuando che fossero lettere falsificate per alimentare la solita campagna denigratoria e giudiziaria contro i loro movimenti, e rimuovendo al contempo elementi potenzialmente compromettenti dalle loro piattaforme web. Insomma, il loro timore è che dalle tantissime lettere in circolazione possa emergere il peggio, tale da travolgerli nonostante il loro tentativo di salvarsi inscenando finte pulizie e finti “nuovi inizi”.
Ben infiltratasi in varie nazioni dell'Asia, la setta trova oggi terreno fertile anche nel nostro paese, attingendo soprattutto nelle tante e nutrite comunità asiatiche presenti nel nostro territorio. Numerosi sono d'altronde i movimenti evangelici che rispondono a nomi simili o agli stessi, come Provvidenza, Stella del Mattino e Missione Cristiana o Missione Evangelica, e ciò confonde ulteriormente le acque. Alcuni sono d'origine statunitense, altri europei, altri ancora latinoamericani e via dicendo. Vi sono poi testimonianze di una presenza ormai storica della setta in altri paesi europei, ad esempio quelli nordeuropei o dell'Est, come ad esempio in Ucraina: ciò ulteriormente favorisce un suo radicamento in Italia, grazie alla presenza anche di molte persone originarie da questi paesi che nella Penisola hanno trovato sistemazione negli ultimi anni ed in particolare con quanto accaduto a partire dal 2022. Partendo da questi serbatoi di fedeli, questa come altre sette consimili puntano poi ad allargarsi anche a nuovi e potenziali fedeli italiani, che in effetti non mancano.
Il meccanismo delle affiliazioni, che conduce piccole o medie sette locali, anche del nostro paese, a consorziarsi alla “setta madre” in Corea del Sud allargando quella che ormai è una sua vera è propria “holding evangelica”, così da potersi avvantaggiare della sua grande potenza economica e mediatica, come abbiamo visto può verificarsi anche in tutta segretezza e venir scoperto soltanto a distanza di molto tempo, quando ormai il peggio è avvenuto. Vi sono dunque numerosi elementi che invitano a considerare questa setta, che nonostante i continui scandali manifesta sia in patria che all'estero una perenne vitalità, un pericolo da sottoporre anche in Italia a costanti controlli futuri.