Lo scorso 9 aprile l'Assemblea Nazionale francese ha approvato in via definitiva un disegno di legge teso a contrastare le derive settarie e fornire una migliore assistenza per le vittime e le loro famiglie. Sebbene durante l'iter non siano mancati contrasti tra i parlamentari, soprattutto sull'articolo che introduce l'inedito reato d'istigazione all'abbandono e/o astensione dalle cure mediche, anche questo scoglio è stato infine superato con 146 voti a favore e 104 contrari. Il nuovo reato prevede un anno di reclusione e una multa di 30mila euro, che possono salire a tre anni e 45mila euro qualora l'istigazione provochi danni sul soggetto ricevente. Il disegno di legge approvato dall'Assemblea Nazionale prevede anche il reato di mantenimento dell'individuo in stato di soggezione psicologica, ampliando la precedente legge About-Picard che nel 2001 introdusse il reato d'abuso di debolezza.
Si tratta dunque di un passo in avanti importante, che testimonia la volontà di Parigi di lottare contro un fenomeno che nel paese costa ogni anno la vita a migliaia di persone. La situazione, come descritto anche da molte associazioni italiane che lottano contro le derive settarie, non appare in ogni caso tanto diverso nemmeno nel resto d'Europa, dove l'atteggiamento delle istituzioni è dei più vari. Il Parlamento Europeo ha prorogato fino all'aprile del 2026 le norme sugli abusi sessuali sui minori, che sempre più vedono in azione non soltanto soggetti adulti singoli o collegati all'intero di più o meno estese reti di pedofili, ma anche sette e psicosette i cui esponenti apicali portano avanti condotte non certo tanto dissimili. In Italia, infine, ultimamente molte cose hanno cominciato a muoversi a favore di una più specifica attenzione alle implicazioni sociali e penali del fenomeno settario, come testimoniato anche dalla presentazione di varie interrogazioni e disegni di legge, così come dall'avvio di nuove commissioni parlamentari dedicate ad alcuni dei casi settari che avevano maggiormente scosso l'opinione pubblica.
Pure fuori dalle cornici europee si cominciano a notare passi importanti verso una maggiore severità contro il fenomeno settario o quantomeno contro i suoi casi ed aspetti più eclatanti, e ne sono prova in Corea del Sud lo stretto giro di vite dato ad una storica ed influente setta locale come la Providence Church, di cui sono stati incriminati il leader e la compagna a seguito di gravi e reiterati casi d'abuso sessuale e sfruttamento economico. Il prossimo 16 aprile comincerà il processo a carico del suo leader, Jung Myung Seok, e l'aria che tira per lui come per la setta non è certo delle migliori. Della Providence Church i nostri lettori ricorderanno che c'eravamo occupati già qualche tempo fa, raccontandone i primi problemi con la giustizia e valutando la sua presenza anche nel nostro paese. Non diverso è il caso della Chiesa dell'Unificazione, quella che in Italia tutti conoscono come la Chiesa del Reverendo Moon, non fosse altro per quel vecchio caso che aveva visto coinvolto anche una figura in passato tanto nota nel nostro paese come l'Arcivescovo Milingo. Anche per la Chiesa dell'Unificazione i tempi migliori sembrerebbero essere ormai passati, quantomeno in Giappone dove aveva raccolto immense fortune frodando il fisco, a tacer di tutti gli altri suoi abusi e reati a danno dei propri adepti. Non a caso, sfruttando la sua enorme influenza negli USA, la setta e i suoi promotori a livello politico e mediatico fanno oggi pressioni su Joe Biden affinché prema sul primo ministro giapponese Fumio Kishida per strappargli un più mite atteggiamento se non addirittura una vera e propria grazia, sostenendo che quanto fatto dalla magistratura e dalla politica giapponesi costituisca una violazione della libertà religiosa.
Non colpisce che molti di coloro che oggi per sostenere la Chiesa dell'Unificazione o la Chiesa della Provvidenza parlino di “violazione della libertà religiosa”, intendendola più estensivamente come una violazione dei diritti umani ed appellandosi quindi a valori universali sanciti dal diritto internazionale, siano i medesimi che analoga linea portano avanti per difendere a spada tratta Scientology, oggi al centro anche negli USA di un nuovo ed importante caso giudiziario che oppone Leah Remini al leader David Miscavige, ed innumerevoli altri movimenti settari ancora, tutti uno più impresentabile dell'altro. Sono peraltro i medesimi che nelle varie testate che dirigono o a cui partecipano svolgono il ruolo di “avvocati del diavolo” a favore di vari movimenti di cui spesso ci occupiamo, come i gruppi terroristi di matrice islamofondamentalista attivi nello Xyniang, i millenaristi come la Chiesa di Dio Onnipotente o gli estremisti New Age del Falun Gong, e tanto in questi casi come negli altri non disdegnano di ricorrere a notizie false o deliberatamente mistificate così da menar acqua al proprio mulino. Tutto evidentemente in nome di una “causa superiore”, quella della libertà religiosa, anch'essa analogamente distorta e mistificata a proprio piacimento, così da “dar ragione” alle sette sostenute o quantomeno porle presso l'opinione pubblica il più possibilmente in buona luce. Vien proprio da pensare che, per molti di costoro, più che di “libertà religiosa” alla fin fine si tratti soprattutto di più mera “ragion politica”.
