Si sanno molte cose di Li Hongzhi, ma forse non sono ancora abbastanza. Si sa, per esempio, che il suo vecchio nome era Li Lai e che da bambino invece si chiamava Xiao Laizi. E’ nato il 7 luglio del 1952 a Gongzhuling, un villaggio situato nella contea di Huaide, nel nord est della provincia del Jilin. Dal luglio del 1960 al luglio del 1966 ha studiato alla scuola primaria di Changchun Zhujiang. Successivamente, dal luglio del 1966 al luglio del 1969, alla scuola secondaria di Changchun N. 4. Quindi, dal dicembre del 1970 al maggio del 1978, è stato un musicista in una banda della polizia forestale del Jilin. Nel marzo del 1978 ha cominciato a lavorare come segretario alla foresteria del medesimo corpo di polizia, e nell’aprile del 1982 è infine andato a lavorare presso la Compagnia Oli e Cereali della Municipalità di Changchun, che ha poi lasciato nel dicembre del 1993. Fin qui potremmo dire che si tratti della biografia di una persona comune, persino di una persona per bene. Ma, come sappiamo, l’obiettivo a cui mirava Li Hongzhi non era certamente quello di vivere da semplice funzionario di provincia. Il suo sogno, che è poi riuscito a realizzare, era quello di creare quella comunità, nota come Falun Gong, che gli avrebbe permesso di accumulare immense ricchezze e soprattutto di essere adorato come una divinità dai suoi adepti. Per ottenere questo obiettivo, bisognava chiaramente falsificare la propria biografia, inventandosi a proprio merito e titolo delle cose sensazionali.
Così, nella propria biografia distribuita ai suoi adepti, Li Hongzhi racconta di aver completato la propria formazione culturale già a otto anni. Il 24 settembre del 1994 Li Hongzhi, poi, ha cambiato la propria data di nascita dal 7 luglio del 1952 al 13 maggio del 1951, un giorno non casuale perché corrisponde all’ottava giornata del quarto mese lunare nel calendario lunare cinese, data che si ritiene essere la stessa in cui è nato Sakyamuni, il fondatore del Buddhismo. Non contento di aver dato un significato esoterico alla propria nascita, Li Hongzhi ha poi pubblicamente affermato di poter volare nel cielo se solo lo vuole, oppure di poter creare qualsiasi cosa dal nulla con un semplice schiocco di dita. Ancora, ha raccontato di potersi rendere invisibile, mentre già nel 1992 è apparso il celebre Buddha che vende ai suoi fedeli a caro prezzo, e che è composto da sue foto ritagliate a comporre la forma del fiore di loto.
Fin qui potremmo parlare soltanto di una figura bizzarra, di un truffatore e di un ciarlatano come ce ne sono tanti al mondo. Ma il problema è che ben presto Li Hongzhi ha cominciato a darsi a delle vere e proprie attività criminali. Per esempio il 25 aprile del 1999 ha organizzato il celebre e drammatico incidente ed incendio avvenuto presso il compound di Zhongnanhai, dichiarando poi di essere talmente saggio di avere avuto la capacità di poterlo prevedere. Disse, a tal proposito: "Ero in viaggio dall’Australia agli Stati Uniti quando ciò è avvenuto a Pechino". Ma al tempo stesso in un’altra occasione aveva anche detto di trovarsi per uno scalo proprio a Pechino, e di non sapere nulla. Tuttavia, in seguito sono stati proprio i suoi discepoli a dichiarare che la mente dell’incidente era Li Hongzhi, il loro Maestro.
Una volta, durante una cerimonia a Sydney nel 1999, Li Hongzhi ha dichiarato che l’Universo era in fase di esplosione e che persino la Terra avrebbe dovuto esplodere l’anno precedente per il medesimo motivo. Nel suo Zhuan Falun del dicembre del 1994, invece, aveva dichiarato che l’Umanità era stata distrutta per ben 81 volte e che ogni volta solo pochi individui erano riusciti fortunosamente a sopravvivere. Mentre, sempre a Sydney, nel 1997, ha affermato come l’Umanità sia profondamente diabolica. Per questo motivo, come anche già affermato nel 1995, essa sarà inevitabilmente distrutta indipendentemente dal rivolgersi con le preghiere a Buddha o a qualsiasi altra divinità. L’esplosione della Terra e l’estinzione dell’Umanità sono generalmente ricorrenti nel lessico del Falun Gong. Tuttavia, in seguito, Li Hongzhi ha negato di aver mai detto alcunché del genere, minacciando addirittura di denunciare chiunque affermasse il contrario.
La contraddittorietà di Li Hongzhi è manifestata anche dall’aver affermato, in due distinte ed opposte occasioni, di possedere infinite rappresentazioni corporali del Dharma e di possedere gli stessi poteri del Buddha, ma anche di non aver mai chiesto a nessuno di considerarlo un dio e men che meno di chiamarlo Maestro. Alla Prima Conferenza sul Dharma in America Settentrionale del gennaio del 1999, Li Hongzhi ha stabilito che può modellare qualsiasi pianta ed animale a proprio piacimento perché privi, a differenza sua, del Dharma. Non pago, nel 1997 a Sydney ha poi detto che Sakyamuni non ha espresso a fondo la dottrina del Buddhismo, che solo lui pertanto ha potuto completare. Già nel dicembre del 1994, poi, si era spinto nel dichiarare come, avendo lui molteplici corpi, potesse di fatto leggere nel pensiero di tantissime persone, non importava quante fossero. Ma, il 2 maggio del 2000, è improvvisamente apparso modesto davanti ai cronisti, dicendo: "Alcune persone mi chiamano dio, altre Buddha, altre ancora Maestro. Non posso chiudere la bocca a tutti, ma ho anche detto a chiunque di non chiamarmi dio o Maestro. Ora chi siede davanti a voi è un uomo reale. Io sono solo un uomo comune". Solo tre anni prima, però, nel marzo del 1997, aveva affermato: "Tutti i discepoli del Falun che praticano il Fa possono solo dire così: ’Il Maestro Li Hongzhi ha detto’ oppure ’Il Maestro Li Hongzhi ci ha insegnato’".
E poi, il grande classico, l’avversione alle medicine e alle cure mediche, anch’essa successivamente smentita. "La malattia è una forza del Karma. Per eliminare il tuo Karma, devi praticare il Gong. Se prendi le medicine, le forze del Karma si accumuleranno e alla fine tu non potrai essere salvato", è la prima dichiarazione a cui fa da contraltare una più laconica "Non ho mai detto che un paziente non dovrebbe prendere medicine". Altre interessanti dichiarazioni, in netta contrapposizione fra di loro, sono: "Se prendi medicine mentre pratichi il Gong, allora vuol dire che non credi che praticare il Gong possa curare la tua malattia. Se ci credi, tu non prenderai medicine... Una persona che pratica sinceramente il Dafa ha qualcosa di non comune nel suo corpo e non ha le malattie che le altre persone hanno. Se posizioni il tuo cuore in una posizione prospera, credendo che la tua malattia possa essere curata praticando il Gong, smetti di prendere medicine e non ci pensare, qualcosa guarirà la tua malattia per te... Un sacco di persone hanno le mie rappresentazioni Dharma che vanno dentro e fuori dai loro corpi e che le aiutano a fare ciò" e quindi "Si dice che io non permetta ai miei discepoli di prendere medicine. In realtà, ciò non è affatto vero. Io ho solo parlato in merito alla relazione fra la coltivazione del Falun Gong e il prendere medicine". La prima dichiarazione è stata fatta nel giugno del 1994, la seconda invece il 22 luglio del 1999.
Anche questa continua contraddittorietà del guru Li Hongzhi alimenta la confusione fra i seguaci ed incentiva la proliferazione di gruppi minori che si staccano dalla setta madre portandone avanti il messaggio in modo ancora più caotico e pericoloso. E ciò, senza dubbio, va ad infittire ed alimentare l’ambiguità della biografia del "Maestro" fondatore del Falun Gong Li Hongzhi.