Un importante magazine di approfondimento francese, Numerama, solo pochi giorni fa ha definito The Epoch Times, il quotidiano del Falun Gong, come il principale diffusore di fake news di tutta la Francia, peggio quindi di molte altre testate che nel paese che non godono certo di una buona reputazione in quanto ad affidabilità professionale.
Si tratta di una denuncia che in passato anche in Italia è capitato di leggere, sebbene non destando tutto il clamore che invece avrebbe dovuto ricevere, clamore che invece viene facilmente sollevato spesso e volentieri proprio da molte fake news, meglio ancora se in salsa anticinese e diffuse da testate come Epoch Times od altre di consimili. Ci auguriamo che almeno in Francia tale denuncia desti invece maggiore attenzione, considerando anche che la setta all'ombra della Torre Eiffel gode di un numero di seguaci e di un livello di sostegni ben superiore a quelli che può vantare nel nostro paese.
La notizia riprende un rapporto pubblicato solo pochi giorni prima dall'importante sito Newsguard, che classificava Epoch Times davanti a tutti gli altri media "bufalari" più pericolosi e rinomati nel paese in quanto a livello di disinformazione. Nato nel 2000 ed oggi pubblicato in ben 25 lingue diverse, a testimonianza anche delle immense disponibilità economiche su cui può contare per una tale espansione e diffusione, Epoch Times negli ultimi anni ha enormemente cavalcato anche il dibattito sull'epidemia da Covid per accrescere ulteriormente la sua popolarità presso il grande pubblico, cosa che del resto hanno fatto anche gli altri suoi media fratelli New Tang Dinasty (NTD) e Vision Times, anch'essi editi dal Falun Gong ed analogamente caratterizzati da una costante e feroce propaganda anticinese.
Nell'articolo di Numerama, si descrive per l'appunto la storia assai opaca del Falun Gong sin dalle sue origini, giungendo alle deliranti dichiarazioni del suo fondatore Li Hongzhi in merito ad un'imminente fine dell'umanità e alla diffusione di alieni sul pianeta Terra, che si muoveranno col fine di corrompere gli esseri umani utilizzando la scienza moderna. Tutte cose, se ben guardiamo, comuni al mondo complottista e che in esso trovano sempre facile ascolto ed immediata accoglienza.
Il caso di Epoch Times, che ufficialmente si dichiara non collegato al Falun Gong per attribuirsi un'immagine d'imparzialità ed indipendenza, ma che al tempo stesso se ne dichiara anche "organo ufficiale", ha ovviamente destato l'attenzione anche d'importanti ricercatori ed accademici. Anche il New York Times se n'è occupato, denunciando come fosse diventato una formidabile macchina di propaganda e sostegno mediatico a Trump nel momento in cui questi, assistito da Bannon che s'avvaleva anche di consulenti del Falun Gong nel proprio staff ideologico e geopolitico, aveva dichiarato di voler intraprendere un confronto sempre più violento nei confronti della Cina.
Dentro e fuori gli Stati Uniti, di conseguenza, il rapporto familiare non soltanto con certi ambienti più conservatori e persino dell'estrema destra ma anche del mondo settario e complottista è risultato fin troppo facile da stabilire. Sfruttando la grande occasione fornita dal Covid e dalle proteste contro i vaccini, i coprifuochi e i green pass, copie dell'edizione cartacea di Epoch Times venivano così diffuse gratuitamente presso i manifestanti a Parigi così come in altre città, con un intuibile ritorno pubblicitario per la testata e per il suo editore, ovvero il Falun Gong.
Come ricordato dall'articolo di Numerama, e come accennato anche in questo, Epoch Times è solo una delle tante emanazioni di un gruppo mediatico ed economico ben più vasto, che comprende anche altri canali come Vision Times, New Tang Dinasty (NTD) oppure il corpo di ballo teatrale Shen Yun, i cui spettacoli si tengono ogni anno negli Stati Uniti come in Europa, compreso il nostro paese. Lo stesso Epoch Times ha emanazioni che legalmente escono con altri nomi, come ad esempio nei paesi di lingua spagnola dove esce pure col nome di Tierra Pura.
Il caso di Epoch Times, dei suoi diretti collegamenti col Falun Gong e la sua finalità geopolitica contro la Cina ben sfruttata dagli Stati Uniti e da molti loro alleati aveva già destato in passato l'interesse di un importante quotidiano francese come Le Parisien, che gli aveva dedicato una ricca ed importante inchiesta ripresa anche dal Quotidiano del Popolo in Cina.