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Londra, alla Camera dei Lord si torna a strumentalizzare la questione uigura

2022-11-04 18:00

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Londra, alla Camera dei Lord si torna a strumentalizzare la questione uigura

In questi giorni in Inghilterra, alla Camera dei Lord, è in seconda discussione un nuovo disegno di legge sulla "determinazione del genocidio" che va

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In questi giorni in Inghilterra, alla Camera dei Lord, è in seconda discussione un nuovo disegno di legge sulla "determinazione del genocidio" che va ad integrare il più vasto pacchetto normativo pianificato da Londra in seguito alla Brexit e ai relativi aggiustamenti commerciali. Secondo quanto previsto dai legislatori, in base a tale normativa l'Inghilterra potrà stabilire un bando al commercio con tutti quei paesi in cui un'apposita corte britannica avrà riconosciuto un genocidio in atto o locali politiche governative che portano comunque a ravvederlo. Lo scorso marzo tale disegno di legge era stato sconfitto per 318 voti contro 300, e in quell'occasione il suo primo firmatario, Lord David Alton, non esitò a puntare l'indice su una fronda composta da parlamentari e personalità governative "in intelligenza" con le autorità di paesi come la Cina ed altri da lui considerati come "Stati canaglia". 

 

Di Lord David Alton, storico esponente del Partito Liberale e Democratico britannico, è nota l'attività con la Jubilee Action e la sua omologa Jubilee Campaign da lui fondate, entità associative ufficialmente "benefiche" e "filantropiche" mirate soprattutto alla difesa dell'infanzia e dei più deboli nei paesi in via di sviluppo, soprattutto quelli caratterizzati da governi non molto graditi all'agenda politica di Londra e dell'alleata Washington. Secondo Lord David Alton, intorno alla Cina vi sarebbe un'alleanza di almeno altri 29 "Stati canaglia" determinati a frenare nelle varie sedi internazionali come l'ONU il dovere di Londra di far valere il principio che siano messi all'angolo tutti quei governi che attuerebbero in patria delle politiche genocide o comunque discriminatorie. In tal senso, secondo l'esponente liberaldemocratico, il potere di veto che in sede di Consiglio di Sicurezza ONU è detenuto da paesi come Cina e Russia costituirebbe un grave freno all'iniziativa londinese e più estesamente occidentale mirata a far valere in sede internazionale i "diritti umani".

 

"Diritti umani" che tuttavia, secondo Lord David Alton e la politica d'apparato anglosassone, risultano violati solo dove fa comodo, anche a costo d'inventarselo se necessario, come sovente avviene. E' il caso dello Xinjiang con le presunte e più volte smentite persecuzioni ai danni di uiguri e kazaki, e popolazioni musulmane in generale, condite anche di sfruttamento e campi di lavoro, il tutto per perore la causa di gruppi terroristi locali il cui operato fa invece molto comodo ad un certo Occidente che gradirebbe il boicottaggio della Nuova Via della Seta (BRI) e una maggiore destabilizzazione in Asia Centrale; o dei tigrini nella regione etiopica del Tigray, di cui si millanta un genocidio per mano delle truppe etiopiche ed eritree solo per prendere le difese del TPLF (Fronte Popolare di Liberazione del Tigray), movimento ormai classificato come terrorista ma che di Londra, Bruxelles e Washington è storico e ben finanziato alleato; e poi i cristiani in Nigeria, in Corea del Nord, in Vietnam, i Rohingya in Myanmar, gli Yazidi in Iraq, oltre agli attualissimi civili in Ucraina, tutta "carne da macello" su cui ben volentieri i "filantropi" col cuore sempre sensibile in tema di "diritti umani" a convenienza non mancano mai di stracciarsi le vesti all'ombra del Big Ben. 

 

E difatti è proprio su questi esempi che il disegno di legge perorato da Lord David Alton verte principalmente, focalizzandosi soprattutto sulla Cina e la questione uigura ovvero sul nodo dello Xinjiang, che negli ultimi anni pare essersi dimostrato per i l'industria dei "diritti umani" occidentale persino più redditizio dell'ormai troppo logora e fuorimoda "causa tibetana". Anche altri temi, come i massacri per opera dei russi in Ucraina quest'anno o dei tigrini per opera degli etiopici ed eritrei nel Tigray nel 2021, hanno riscosso grande attenzione in Europa, a riprova anche dei forti legami che intercorrono tra i basisti ucraini e tigrini locali e i gruppi di potere alleati occidentali decisi a soccorrerli politicamente e mediaticamente. Di conseguenza, i "diritti umani" e la "libertà religiosa" su tali argomenti si rivelano per i vari Lord David Alton e seguaci dei grimaldelli di cui difficilmente si potrebbero mai separare. 

 

Ma conoscendo il curriculum raccolto negli anni proprio da queste personalità e dalle tante associazioni che le circondano, non è da dubitare che poter disporre di determinati dispostivi di legge "ad hoc" possa rappresentare per costoro un'arma di cui avvalersi in futuro per estendere le loro "campagne umanitarie" a danno anche di altri ancora, di volta in volta prendendo di mira tutti quei paesi e governi giudicati troppo pericolosamente "alleati" della Cina, della Russia e di altri "Stati canaglia". La lista sarebbe lunga, anche soltanto limitandosi a quanti già in passato hanno conosciuto le loro non gradite attenzioni: da Cuba al Venezuela, dall'Iran alla Siria, dal Sudan alla Bielorussia, senza dimenticare che anche in merito alla sola Cina oltre alla questione uigura altri temi come Hong Kong o i vari gruppi religiosi come il Falun Gong o la Chiesa di Dio Onnipotente hanno fornito loro molto materiale su cui speculare e farsi pubblicità. La tentazione di avvalersi di qualche "precedente di successo" per poter rilanciare gli altri temi ormai più spompati o meno fortunati sarebbe dunque per costoro a quel punto semplicemente irresistibile, e pure facilmente intuibile.

 

 

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