
La scelta delle autorità russe d'imprimere sin dallo scorso marzo uno stretto giro di vite al movimento settario delle Chiese Locali, agli occhi di molti cittadini europei potrebbe forse apparire inopportuna o sconsiderata, se non addirittura un'ennesima riprova del livello di censura ed illiberalità del sistema politico locale, di cui soprattutto dallo scoppio della guerra in Ucraina interessatamente i nostri giornali ogni giorno dicono infatti peste e corna. Tuttavia basterebbe ritrovarsi tra le mani i materiali di propaganda diffusi dai predicatori di quel movimento per rendersi conto che tale mossa non sia affatto così totalitaria e che probabilmente anche in molti paesi dell'Unione Europea, come ad esempio in Francia dove la rete di contrasto ai movimenti settari è piuttosto attiva ed efficiente, potrebbe alla bisogna trovare delle eventuali emulazioni. In particolare il testo su cui si fondano le teorie del movimento, scritto dal suo primo maestro Witness Lee, è tutto un proclama di strane reinterpretazioni del Nuovo Testamento in salsa evangelica, non poi tanto meno bizzarro, solo per fare un altro esempio del genere, dal Libro di Mormon. “Il Nuovo Testamento, Una Lettura della Restaurazione”, scritto dal predicatore cinese Witness Lee, noto anche come Li Changshou, mischia infatti in modo indubbiamente molto originale teorie proprie dell'evangelicalismo e di altri gruppi cristiani non convenzionali come ad esempio il gruppo settario irlandese dei Plymouth Brethren dove a lungo militò negli Anni ‘30, in quello Shandong dov’era nato nel 1905.
I suoi scritti trovarono diffusione soprattutto con riviste come The Morning Star e The Christian, i cui titoli richiamavano termini invero molti cari all'evangelicalismo: non è raro, per esempio, imbattersi in sette, associazioni o loro sedi con tali nomi. Ad interagire attivamente con Witness Lee a quel tempo fu un altro dei “grandi maestri” delle Chiese Locali cinesi, Watchman Nee, noto anche come Ni Tuosheng ed editore di quelle riviste, in grado di esercitare una profonda influenza sulla sua ancora giovane mente. Seguì poi un lungo periodo di attivismo in varie province della Cina del tempo, alle prese con la grave crisi interna e l'occupazione giapponese, fino alla guerra civile e alla fuga a Taiwan dopo la vittoria dei comunisti di Mao; e fu proprio a partire da quel momento che il movimento delle Chiese Locali iniziò ad espandersi, dall'Isola ad Occidente, in primo luogo negli Stati Uniti. Lee viaggiò e soggiornò a lungo tanto in Europa quanto negli Stati Uniti, non venendo mai meno all'obiettivo di sostenere la crescita del suo movimento, i cui ritmi evidentemente non lo soddisfavano mai abbastanza. Nel frattempo pubblicò una lunga serie di scritti, comprese anche vari commentari, versioni ed interpretazioni dei testi biblici e più di mille inni cantati, finalizzati alla predicazione tramite il canto Gospel.
Fin qui il quadro biografico della figura di Lee, uno dei tanti e certamente prolifici predicatori e teorici del Cristianesimo protestante ed evangelico orientale; tuttavia, che i suoi insegnamenti possano suscitare quantomeno delle perplessità agli occhi di molto pubblico occidentale, e russo in questo caso, non dovrebbe sorprendere nessuno di noi. Il testo fondante del movimento, su cui le autorità russe hanno infatti puntato l'indice, si presenta per parole del suo stesso autore il migliore, più attendibile e veritiero, libro di comprensione degli insegnamenti biblici, migliore dunque anche di qualsiasi Bibbia vera e propria. Quando una riscrittura basata su ricostruzioni assai personalistiche mira a presentarsi come migliore dell'originale, in questo caso addirittura di un testo sacro, il rischio che altri si sentano come minimo provocati non è affatto così remoto. Ancor più se, come notato da molti specialisti che hanno esaminato il testo, nei suoi contenuti si ravvedono numerosi passaggi che incitano a svolgere propaganda contro le altre fedi e addirittura ad umiliarle, abbassandosi se necessario a comportamenti scorretti o diffamatori in nome di un “bene superiore”, che è ovviamente quello dell'affermazione della propria setta. Non mancano neppure, come inevitabile corredo ad un testo dallo spirito tanto “biblico” (!!!) e sempre per il “bene superiore” della propria setta, raccomandazioni a contribuire alle sue casse con puntuali donazioni in denaro. Alla luce di tutto ciò, come possiamo ben vedere, la decisione del Tribunale di Mosca di considerare “estremista” tale testo non può certo considerarsi tanto inopportuna.