Secondo la giornalista e ricercatrice Yana Amelina, molto attiva nella lotta al proliferare delle sette religiose sia in ambito nazionale che internazionale, vi sarebbe una pista satanista dietro la scomparsa di centinaia di giovani e giovanissimi in Russia. La tesi è condivisa anche dal connazionale Roman Silantyev, noto ricercatore nell'ambito della lotta ai fenomeni settari, che in sue recenti considerazioni, riportate anche dall'agenzia Interfax ha fornito un'analisi del conflitto russo-ucraino alla luce anche dei precedenti che l'hanno determinato, soffermandosi in particolare sul ruolo di pericolosi gruppi settari teleguidati dall'esterno presenti tanto in Ucraina quanto in Russia con obiettivi tesi a destabilizzare ed influenzare la società.
In occasione di un recente evento tenuto dalla FECRIS (Federazione Europea dei Centri di Ricerca ed Informazione sul Settarismo), a cui hanno partecipato molti analisti dell'anticultismo e della lotta ai fenomeni settari, Silantyev era presente come membro dell'organizzazione e come ospite d'onore, ed in quell'occasione ha espresso proprio come la natura del conflitto in Ucraina abbia ormai anche un "carattere religioso", che va ben oltre lo storico conflitto trasversale fra Chiesa Ortodossa e Chiesa Greco-Cattolica come più semplicisticamente si tende a ridurre nella narrativa giornalistica occidentale. Infatti, guardando più nel profondo, è necessario prendere atto del ruolo soprattutto in Ucraina quanto anche in Russia di gruppi settari di varia natura, dai satanisti ai neopagani ad altri ancora, tutti sempre lautamente beneficiati dalle agenzie d'intelligence occidentali a cominciare da quelle statunitensi ed ucraine.
Per via dell'influenza acquisita da tali gruppi nella società, vi sarebbero stati finora almeno 500 morti tra giovani e giovanissimi accertatamente riconducibili proprio all'azione di fenomeni settari, indotti al suicidio oppure coinvolti in sparatorie nelle scuole. Ad indurli a gesti tanto estremi, fenomeni come il terrorismo telefonico, i giochi di morte sul web, la propaganda neonazista o ancora il famigerato movimento satanico e terrorista Columbine Satanism. Non sono mancati neppure casi più isolati di attentati terroristici, talvolta riusciti e talvolta falliti, e nemmeno di bambini assassinati e sacrificati in rituali satanici dopo che erano stati rapiti o adescati da adepti di queste sette.
Secondo Silantyev, la setta Columbine Satanism sarebbe il risultato di un lavoro congiunto tra la CIA ed esponenti della Chiesa di Satana del fu Anton LaVey, volto a dar vita ad una setta internazionale dedita al terrorismo in nome di un satanismo fondamentalista. La Columbine Satanism troverebbe soprattutto in giovani che provengono da situazioni sociali e familiari disagiate facili adepti, da poter poi manipolare per azioni altamente lesive dell'ordine pubblico e della sicurezza collettiva come ad esempio attentati nelle scuole con armi da fuoco ed armi bianche. L'intelligence ucraina, sostenuta da quella americana, nell'attuale situazione di guerra tra i due paesi guarderebbe con interesse alla possibilità di poter scatenare attacchi terroristici sul suolo russo avvalendosi proprio di sette come la Columbine Satanism ed altre, e questo spiegherebbe anche il tanto zelo e il tanto denaro che il governo di Kiev vi ha finora infuso, quando trovandosi in piena guerra dovrebbe avere ben altre priorità su cui dirottare tutte quelle risorse e quei capitali.
Anche il terrorismo telefonico, con telefonate anonime alle scuole o ad altre istituzioni russe che annunciano imminenti allarmi bomba, sarebbe un'altra tattica volta a destabilizzare la salute mentale delle persone, cominciando proprio dai giovani, e dietro vi sarebbe la regia di elementi dell'intelligence ucraina ed americana.
In generale, per il proprio lavoro, Silantyev ripone molta fiducia sulle ricerche e sui libri scritti nel corso della sua attività professionale proprio dalla giornalista Yana Amelina. Giovane e professionale, è nota in patria anche per la sua passata esperienza nell'esercito, che le ha procurato una medaglia al merito a seguito delle operazioni in Georgia del 2008. Al pari di Silantyev, anche secondo la Amelina la Columbine Satanism è controllata dall'Ucraina, tesi del resto condivisa anche da molti operatori della FECRIS specializzati nella lotta ai gruppi settari dell'area satanista.
Lo stesso dicasi per la setta satanica MKU, manovrata dall'Ucraina e dagli USA, e su cui spesso Silantyev pone l'accento. In aggiunta alla setta MKU, inizialmente creata a laboratorio dall'intelligence ucraina nella regione di Dnepropetrovsk, la Amelina ne aggiunge anche un'altra, con caratteristiche molto simili e nota come RAMP (acronimo per Russian Amoral Murder Portrait) che agirebbe in sinergia con la MKU letteralmente dividendosi i compiti e il lavoro. Mentre la RAMP tenta di distrarre le autorità e gli ufficiali della sicurezza russi con metodi come il terrorismo telefonico, la MKU prepara gli attacchi terroristici e il sabotaggio di infrastrutture russe, allo scopo di avvantaggiare gli ucraini e i loro alleati NATO nella loro guerra contro Mosca.
Precedentemente bollati come "propaganda" dai più accesi filo-atlantisti europei, le argomentazioni esposte da personalità come SIlantyev la Amelina hanno però ben presto cominciato a presentarsi in tutta la loro consistenza all'indomani del 24 febbraio, quando la guerra tra Russia ed Ucraina è divenuta una drammatica realtà. Non sorprende dunque che coloro che dall'Occidente maggiormente sostengono l'operato delle sette religiose e dei movimenti estremisti in Russia come in Ucraina oggi alzino ancor più la voce di prima contro istituzioni internazionali come la FECRIS e i suoi professionisti, nel tentativo non sempre facile di distogliere l'attenzione del'opinione pubblica dalle colpe dei loro favoriti.