Negli ultimi tempi, sulla scorta di gravi scandali manifestatisi in Argentina per la condotta di alcune sette locali, i loro adepti e sostenitori all'estero hanno cominciato ad avviare una profonda campagna di delegittimazione giuridica e politica, che pare andandosi ormai sempre più ad intensificare. Due ulteriori moventi si sono aggiunti proprio in questi ultimi giorni a fomentare la loro campagna delegittimatoria, sebbene apparentemente scollegati tra loro. Uno, la pubblicazione da parte della Cambridge University Press di un libro, “The Christian Countercult Movement”, del sociologo canadese Douglas E. Cowan, sul fronte evangelico ed apologetico e la sua lotta al pluralismo religioso; e l'altro, il più o meno contemporaneo ingresso dell'Argentina nei BRICS, in un momento in cui il paese versa in una grave situazione finanziaria e le elezioni generali sono alle porte con la possibile vittoria di un candidato della destra ultraliberista ed ultralibertaria e di stretta fede evangelica, Javier Milei.
Il libro di Cowan, chiaramente, ha risvegliato l'interesse degli ambienti pro-sette di mezzo mondo, a cominciare proprio da quelli di cultura anglosassone dove l'autore è maggiormente attivo e conosciuto. Il punto risiede apparentemente nella distinzione tra l'operato di un fronte laico, che giudica tutte le sette come “pericolose” indipendentemente dalle loro dottrine, ed uno cristiano-evangelico che invece proprio sulla base delle loro dottrine le contesta come “eretiche”. A parer suo, dunque, il fronte cristiano-evangelico mirerebbe soprattutto a riaffermare il proprio predominio sugli altri gruppi utilizzando strumenti dottrinari, più che a contrastare per davvero i fenomeni settari, e ciò implicitamente tradirebbe una certa "disonestà intellettuale". Peraltro, l'inevitabile aumento del pluralismo religioso non potrà che determinare, da parte di questo fronte cristiano-evangelico, una sua lotta sempre più accesa a quanti a mano a mano identificherà come suoi rivali. La questione apparentemente può sembrare di lana caprina, giacché l'autore pur con qualche polemica con alcuni pro-sette si ritrova comunque a stabilire che il fronte cristiano-evangelico cristiano sia ancora molto influente nei paesi occidentali, con comunità di credenti tuttora molto numerose ed attive, mentre per quello laico non apparirebbe destinato a godere delle medesime fortune anche in futuro. Addirittura, secondo Cowan, non sarebbe nemmeno più di tanto credibile la teoria sul “lavaggio del cervello” o “brainwashing” con cui si diagnostica l'operato di molti gruppi settari giustificando così anche la ragione per cui combatterli. Sebbene tale teoria, a dir suo, sia molto diffusa nella cultura popolare occidentale, nei fatti essa faticherebbe a mantenere un'influenza nel dibattito culturale. Insomma, sotto le democrazie liberali non vi sarebbe terreno più di tanto fertile per chiunque parli di “persuasione coercitiva” o “manipolazione mentale”, ovvero di forme utilizzate dalle varie sette per plagiare o lavare il cervello ai propri adepti.
In pratica il libro di Cowan sarebbe un nuovo e bel regalo soprattutto ai tanti sostenitori ed adepti dei vari movimenti settari ben intruppati nel mondo accademico, e non a caso la Cambridge University Press ha già dato in passato ampio spazio ad altri loro analoghi testi. D'altronde, a partire dagli Anni'80 i movimenti settari hanno cominciato a guadagnare sempre più terreno negli ambienti accademici e culturali, dopo che quelli già esistenti avevano fortemente aumentato i loro adepti e che altri ancora erano sorti nel frattempo; e ciò portò ad una loro sostanziale e crescente tolleranza, se non vera e propria accoglienza, anche da parte delle istituzioni politiche e giudiziarie. Per esempio la Corte di Giustizia della California respinse la teoria del “brainwashing” bollandola come “pseudoscienza” nella Sentenza Fishman del 1990 sul caso della Landmark. Ed ecco che avvalendosi delle teorie di questo loro gradito aiutante, i pro-sette adesso mirano non a caso all'Argentina, paese dove l'impronta della cultura anglosassone è molto forte malgrado la natura indolatina. Il governo argentino attuale contrasta i gravi movimenti settari manifestatisi negli ultimi anni nel paese, avvalendosi correttamente proprio delle tesi sul “brainwashing” che invece non risultano particolarmente gradite ai conservatori cristiani conservatori ed evangelici sulla cui influenza nei paesi anglosassoni Cowan tesse puntuali elogi e rassicurazioni per il futuro.
Un caso che ha fortemente scosso le acque è stato quello sulla Scuola di Yoga di Buenos Aires (BAYS), movimento New Age che negli anni ha acquisito una forte rilevanza in Argentina sulla scorta di una già fortemente avviata espansione di movimenti consimili. L'accusa rivolta dagli inquirenti e dalle autorità argentine è di aver manipolato psicologicamente molte sue adepte di sesso femminile, soprattutto benestanti, allo scopo di fornire cospicui emolumenti in denaro ai capi della setta. La situazione è ben presto sfociata nello sfruttamento della prostituzione, con molte adepte che ad un dato punto venivano incoraggiate a tale attività proprio per continuare a sovvenzionare il movimento. Poiché la stessa manipolazione psicologica subita dalle vittime le rendeva reticenti sui trattamenti ricevuti e sulle pratiche a cui erano state costrette, alla fine la setta è praticamente collassata come solitamente avviene in questi casi ma il suo ricordo e le sue attività continuano purtroppo a rimanere ancora molto vive. Non a caso la nascita, nel 2012, di un apposito ufficio in Argentina che indaghi sul traffico umano, il PROTEX, per quanto gradito dalla maggioranza dell'opinione pubblica locale ha anche suscitato però nuove reazioni, guarda caso proprio dai pro-sette; e non è un caso che tra i più accesi critici vi siano proprio ex sostenitori e capi della BAYS, così come i loro omologhi e spalleggiatori esteri, in particolare proprio da paesi come Stati Uniti, Inghilterra e Canada. Il tutto era più che comprensibile, se pensiamo che il PROTEX ha poi deciso di riaprire il caso BAYS stabilendo nuovi capi d'imputazione a carico dei suoi capi e di quanti vi erano risultati maggiormente implicati. Per farla molto breve, alla fine s'è giunti alla pubblicazione da parte del governo argentino di un documento, lo scorso 9 agosto, in cui la BAYS è stata definita “organizzazione criminale coercitiva”, alla luce anche di numerose perquisizioni nelle sue sedi che hanno condotto anche al sequestro di svariato materiale compromettente. A questo punto i pro-sette sostengono che il governo argentino interferisca in una materia che dovrebbe rimanere indipendente, sotto l'operato della magistratura, con un'intromissione del potere esecutivo in quello giudiziario ed una violazione della separazione dell'autonomia dei tre poteri caratteristica di ogni vera e propria democrazia. In questo modo, vorrebbero così mettere in secondo piano delle accuse e delle sentenze alla BAYS che ormai sono state accertate come reali e che non possono più permettersi di contestare in nessun modo, se non aggrappandosi come al solito all'ipotetica teoria che il brainwashing o la manipolazione psicologica non esistano.
Il tutto, neanche a farlo apposta, conosce ora una sua recrudescenza con l'allargamento dei BRICS che al vertice di Johannesburg tenutosi sul finire di agosto hanno approvato proprio l'ingresso di Buenos Aires nella loro ormai crescente famiglia. L'opposizione di destra, in cui si sta sempre più affermando proprio la figura di Javier Milei, critica con creescente veemenza il governo uscente, guidato dai Kichner, e mira ad invalidare il progetto qualora dovesse prevalere alle elezioni ottenendo la guida del paese. Javier Milei è un conduttore radiofonico ed autore molto influente nel paese grazie alla sua nota vis polemica, e soprattutto per le sue bizzarrie decisamente settarie: oltre alla vicinanza alla fede evangelica, espressa anche dai gruppi critici all'operato degli anti-sette da essi invidivuati nel “fronte laico”, è conosciuto pure per altre strane particolarità del suo carattere che non appaiono indubbiamente molto rassicuranti. Per esempio, la gestione della sua campagna elettorale è guidata con molta disinvoltura dalla sorella cartomante mentre il suo consigliere personale sarebbe il cane ormai morto, che interpellerebbe attraverso un medium di fiducia. In virtù delle sue posizioni confessionali, molto estreme, intende tra le sue prime azioni di governo proibire l'aborto, cosa che già sta suscitando vive polemiche nel paese, a tacer poi della politica economica e sociale, che vorrebbe tradurre nella totale eliminazione della Banca Centrale e del Welfare State, o della politica estera, che vorrebbe limitare unicamente a pochi paesi come Stati Uniti ed Israele, chiudendo le relazioni con la Russia o giungendo addirittura a disconoscere la Cina in favore di Taiwan. Tutte tesi folli, e che chiaramente condurrebbero al drastico isolamento dell'Argentina e al suo certo crollo economico e sociale interno, ma che a quanto pare suscitano l'entusiasmo sia dei pro-sette più oltranzisti e conservatori che degli esponenti politici liberisti e libertari, per i quali posizioni di fondamentalismo neoliberista ed atlantista costituirebbero a dir poco un sogno.