
Della setta ucraina AllatRa si parla ormai già da diverso tempo, praticamente da poco dopo la sua fondazione, avvenuta nel Donbass nel 2014; eppure fino ad oggi i vari esperti del campo anticultista non sono ancora riusciti a trovare una piena identità di vedute sulla sua reale natura: c'è infatti sempre qualcosa che sfugge, qualche elemento ben più che ambiguo nelle sue attività e nei suoi ruoli, che potrebbe fungere da depistaggio o da "specchietto per le allodole". Gran parte di loro, attenendosi a quanto hanno potuto fin qui stabilire, la giudica un culto filorusso, antiucraino pur essendo nato proprio in Ucraina, e verosimilmente guidato dall'intelligence del Cremlino che nell'odierno quadro di guerra, potrebbe vedervi una sorta di proprio agente propagandista o alleato funzionale. Tuttavia, analizzando la setta proprio nel quadro bellico odierno, o meglio ancora in un quadro più geopolitico, sorge spontaneo chiedersi se davvero giovi al Cremlino una simile entità, dedita a diffondere informazioni apocalittiche e disinformazione sul clima per mischiarle ad una propaganda filorussa sì, ma buona giusto per il sottobosco del pubblico social, poco più sopra dei soliti e demenziali meme che tanto inondano la rete.
In Italia ha destato scalpore soprattutto negli ultimi mesi, ad esempio quando nello scorso gennaio una sua delegazione è giunta in visita in Vaticano consegnando a Papa Francesco un inquietante dossier in cui avvertiva che l'umanità si sarebbe estinta entro il 2036. In quel fantasioso appello, come i lettori più curiosi potranno vedere, AllatRa spiegava tanto le motivazioni di quella vicina apocalisse quanto i rimedi utili a prevenirla. Ancora più inquietanti le minacce e gli strani approcci rivolti ad alcune importanti personalità italiane, tra studiosi nel campo della lotta ai culti come il Prof. Luigi Corvaglia o figure politiche come l'On. Stefania Ascari: entrambi, occupatisi con solerzia delle attività del movimento, hanno presto attirato le sue non proprio gradite “attenzioni”. Per il resto, pur costruendosi anche nel nostro paese una rete e una popolarità (ad oggi i suoi adepti o simpatizzanti nel mondo si contano nell'ordine di diverse centinaia di migliaia, sparsi in almeno 41 paesi), fino a quel momento la setta non sembrava destinata a guadagnarsi maggiori attenzioni rispetto a tanti altri strani movimenti della galassia complottista e New Age. Appariva, ed in effetti alla fine tale è, una sorta d'imitazione di QAnon, galassia di sette e criptosette al cui interno peraltro intuibilmente pesca molto del suo pubblico.
A partire dalla sua fondazione, per opera del chiropratico Igor Mikhailovic Danilov, AllatRa ha conosciuto un discreto successo oltre che in Ucraina anche in Russia, e così pure in altri paesi dell'ex Cortina di Ferro, in particolare in Repubblica Ceca e in Slovacchia, pur mantenendo in patria il suo baricentro operativo. Nel 2023 però un'operazione svolta dai servizi ucraini ha colpito la setta, chiudendone varie strutture per le sue posizioni, come dicevamo, rumorosamente filorusse. Da quel momento, data anche la linea politica prevalente in Unione Europea, a fianco dell'alleato ucraino, pure le filiazioni di AllatRa presenti nei vari paesi comunitari hanno cominciato a loro volta a ritrovarsi “attenzionate” o comunque oggetto di rinnovati studi e preoccupazioni. Le sue posizioni effettivamente risultano piuttosto ostiche per la linea politica prevalente in Europa: un esempio è la sua vicinanza a personalità del movimentismo politico e culturale dell'estrema destra, tra ultranazionalisti ed antiabortisti, coi quali organizza eventi e conferenze comuni destinate alle vaste frange del dissenso verso la guerra Russia-Ucraina ovvero Russia-NATO. Insomma, è una delle tante e poco presentabili realtà che sguazzano nel campo filorusso esattamente come se ne possono trovare tante altre anche in quello filoucraino e filo-NATO.
Alcuni casi giudiziari, con relativi e gravi scandali, come la giornalista slovacca Cristina Cirokova vistasi nel 2024 oggetto di un'indagine da parte di una procuratrice poi risultata vicina alla setta (proprio a seguito di tale fatto, l'On. Ascari volle giustamente presentare una sua interrogazione parlamentare) testimoniano però la sua importanza a livello di numeri, la sua influenza e soprattutto la sua capacità d'inocularsi all'interno delle pubbliche istituzioni. Nulla, per carità, d'inedito in tutto ciò, giacché pure in questo caso potremmo trovare altri mille analoghi esempi da riferirsi al fronte opposto, quello filoucraino, con giornalisti, politici ed accademici ben lontani dal potersi paragonare agli estremisti frequentati da AllatRa che però sono stati, dal 2022, severamente contrastati dalle nostre istituzioni semplicemente per non aver manifestato una linea di totale bellicismo verso Mosca. E coloro che li avevano contrastati, emarginati e “silenziati”, persino ridicolizzati, ricoprivano ruoli importanti nella nostra società e nelle nostre istituzioni: non erano certo gli ultimi arrivati.
Dinanzi dunque ad una setta tanto strana quanto scontata (i deliri New Age o alla QAnon son roba vecchia e stravecchia, ormai arcinota, ma l'operato di questo movimento ha pur sempre qualcosa di nuovo ed inconsueto anche per tale galassia), ciò che vogliamo fare è d'analizzarne le vicende e la natura da un occhio geopolitico, essendo ciò pur sempre parte della vocazione di questo portale. Che AllatRa sia una setta fortemente infiltrata dai servizi segreti di Mosca è cosa più che intuibile: non fosse altro perché, dinanzi ad un vasto e crescente movimento settario, dedito a veicolare insieme a tante scemenze anche una strana propaganda filorussa, dal punto di vista del Cremlino intuibilmente occorre pure esercitarvi un controllo tanto dall'interno quanto dall'esterno. Una setta del genere non può passare inosservata agli occhi dei suoi apparati d'intelligence, e infatti non sorprende che pure in Russia AllatRa sia stata a sua volta oggetto di un certo “giro di vite”.
Ma al contempo sorge in noi pure la sensazione (su cui molti professionisti dell'ambito anticultista giustamente ancora non s'esprimono per elementari e comprensibili ragioni deontologiche, dato che tuttora non dispongono d'elementi certi per poterlo provare), che questa setta sia probabilmente ben altro che farina del sacco di Mosca, come invece si tende ad ipotizzare. L'abbiamo detto: per quanto pervasiva possa essere la propaganda di AllatRa (capace d'inondare vari canali social da YouTube a TikTok, oltre agli eventi pubblici organizzati, con contenuti antiscientifici ed apocalittici, dall'imminente eruzione della caldera dei Campi Flegrei a tante altre “rivelazioni” catastrofiste ancora), tale da raggiungere centinaia di migliaia di persone nel mondo, difficilmente Mosca nel quadro odierno potrebbe trarne davvero un utile vantaggio. Anzi, quei contenuti, se davvero fossero parte di una strategia di “propaganda occulta” della Russia in Occidente, risulterebbero pure un clamoroso autogol, facendo proprio il gioco di quanti in Europa giornalmente accusano chiunque s'opponga al conflitto in Ucraina o quantomeno vi esprima delle caute perplessità d'essere “filorusso” e “filoputiniano”, becero, complottista e credulone quanto il pubblico delle varie AllatRa e non solo.
Non è un caso che la setta, dopo la malaparata conosciuta in Ucraina, Russia e Unione Europea, abbia trasferito i suoi quartier generali negli Stati Uniti, dove già altri movimenti piuttosto discutibili hanno trovato un sicuro riparo in seguito alla loro espulsione dai paesi nativi. Tant'è che nella nuova patria americana già gode del favore di certi ambienti lobbisti, dediti a guadagnarle le grazie del Congresso. Nulla di cui sorprendersi: l'andamento del conflitto in Ucraina, fin dai fatti di Piazza Majdan del 2014, dovrebbe suggerirci qualche ipotesi sul perché allora una setta come AllatRa ai suoi “padrini” risultasse funzionale mentre oggi lo risulti in modo diverso, come si suol dire: momentaneamente parcheggiata al sicuro in attesa di riutilizzarla più avanti, magari con nuove mission.
Le modalità con cui gli Stati Uniti e i loro apparati d'intelligence hanno portato avanti l'agenda strategica internazionale, a partire proprio dal conflitto in Ucraina (iniziato, contrariamente a molta vulgata mediatica ormai affermata, non nel 2022 ma proprio nel 2014, immediatamente dopo i fatti di Piazza Majdan e la rivoluzione colorata che destituì l'allora Presidente Yanukovic) in questa disamina non devono dunque passare inosservate. Nel perseguire la loro agenda strategica verso la Russia le varie Amministrazioni americane, ciascuna con le proprie agende ideologiche, vi hanno costruito e decostruito in consorzio coi vari partner europei, con aggiornamenti spesso anche contraddittori, ma in ogni caso sempre con un filo conduttore: quello che ha infine prodotto l'odierno conflitto in Ucraina. In tutto questo, anche i vari movimenti settari, come più volte abbiamo raccontato parlando quando di questa o di quella sigla attiva in Ucraina e non solo, hanno giocato una loro preziosa parte.
Esattamente quanto altri movimenti (spesso ad esempio parliamo del Falun Gong o della Chiesa di Dio Onnipotente, creati in Cina dalla CIA e dalla NED in funzione proprio anticinese, e poi espatriati negli Stati Uniti dopo che erano stati scoperti e banditi) anche AllatRa, oggi in buona parte uscita dal controllo dei suoi vecchi creatori, è con buona probabilità nata in Ucraina su progetto e disegno dell'intelligence americano, con una discreta complicità delle analoghe agenzie degli altri paesi europei della NATO. Per ora lo definiamo un nostro "legittimo sospetto” ma, chissà, il tempo potrebbe trasformarlo pure in qualcosa di più.