
Della nota setta evangelico-apocalittica “Chiesa di Dio Onnipotente” (CDO) ultimamente non ci siamo più tanto occupati perché, come i nostri più intuitivi lettori sapranno, v'è effettivamente ormai ben poco da dire: a meno che non ci si voglia far le due classiche risate. Per quanto infatti goda di sostegni ad oggi pur sempre più solidi ed estesi di quelli vantati dall'altra grande setta “pseudocinese” per eccellenza, il Falun Gong, il suo andamento non sfugge comunque alle logiche del declino e, se da una parte incamera nuovi fedeli, dall'altra ne perde pure altrettanti, o forse persino di più. I segnali non mancano, come ad esempio il recente invito, impartito via online a molti suoi adepti, a non incontrarsi più dal vivo, neppure per i soliti e segretissimi appuntamenti in case fidate, peraltro sempre tenuti tra “cellule" costituite dai membri più affidabili e selezionati.
Sostenendo che la setta abbia ormai su di sé gli occhi di tutto il mondo, i vertici hanno letteralmente intimato agli adepti di continuare i loro riti e le varie comunicazioni soltanto via chat; e non con una piattaforma qualsiasi ma col nuovo Windows Team, di recente succeduto all'ormai obsoleto Skype, e per di più unicamente con dispositivi iPhone e Samsung. A convincerli è che tutte le altre piattaforme siano a vario livello infiltrate dall'intelligence cinese, e così pure i dispositivi della concorrenza, ovviamente cinesi per primi: nulla d'insolito, è quanto spesso capita di leggere e sentire dai nostri media che spesso coprono tanto spionaggio a firma occidentale e non solo (ci ricorderemo, forse, del software Pegasus, del Datagate, ecc) parlando proprio di hacker russi, cinesi, nordcoreani, iraniani e di chi più ne ha più ne metta. L'ossessione della segretezza, per il resto, è sempre stata di casa nella CDO, aspetto che di per sé non la distingue più di tanto da molte altre sette; ma ha ormai raggiunto livelli di vero e proprio parossismo, tali dar confondere e terrorizzare molti adepti accelerandone l'eclissi o proprio la fuga. Normalmente, quando si giunge a livelli del genere, vuol dire che ci si trova alla vigilia di nuove implosioni interne destinate a succedere a quelle già viste, e di certo non meno fragorose.
La setta ha paura d'esser spiata ed infiltrata in una misura tale che l'ossessione delle spie finisce per portare molti suoi adepti a vederle anche in altri loro storici e fidati “correligionari”, addirittura sino a produrre teorie ancor più diaboliche e sconcertanti. Certi che in passato avevano aderito alla CDO per poi uscirne, senza dubbio pure con una forte repulsione, in rete arrivano persino a sostenere che persino la setta stessa, a partire dai suoi fondatori, sia in realtà una “trappola” creata ad arte da agenti in incognito dell'intelligence cinese (!!!), che in tal modo possono così subdolamente “catalogare” o dirottare certe aree del “dissenso”. A tali livelli si mischiano dunque il misto di sinofobia (spesso indotta ed interiorizzata come effetto dell'occidentalizzazione cui in parte sono soggette le varie comunità all'estero, almeno nel caso in cui gli adepti siano d'origine cinese a loro volta) e complottismo, fomentati da anni di deliri apocalittici e di sindrome del complotto trasmessi a ripetizione da quella stessa setta di cui costoro sino a quel momento erano stati parte.
Insomma, già da tutte queste considerazioni possiamo comprendere le fissazioni piuttosto tragicomiche che stanno devastando l'atmosfera interna di un gruppo settario già di per sé fin troppo malato. Figurarsi se, chi può, non se la dà a gambe. Altri avvisi di qualche mese fa, come ad esempio quello secondo cui le forze di polizia e i servizi d'intelligence cinesi avrebbero ottenuto foto e identità di tutti gli adepti della setta, soprattutto di quelli residenti in certi paesi, hanno ulteriormente indotto parte di loro ad allontanarsi dal movimento o a non avvicinarvisi qualora ne fossero stati malauguratamente interessati. Parliamo, esattamente, proprio di quello stesso intelligence cinese che, sempre secondo altri adepti ed ex adepti ancora, avrebbe precedentemente creato la setta proprio per scoprire chi complotti contro il paese, salvo poi sempre in base alle loro convinzioni non esserlo mai riuscito a capire; col risultato di ritrovarsi poi costretto, praticamente, a cercar tali adepti o “nemici” uno per uno, col lanterino, come quando per prender il sonno ci si mette a contar le pecorelle o giù di lì. A dir poco un cortocircuito di deliri, di teorie del complotto!
Anche gli inquietanti annunci del leader e fondatore Zhao Weishan, e della moglie Yang Xiangbin, non provvedono a placare gli animi dei suoi sempre più confusi adepti. Zhao Weishan proclama con crescente frequenza l'imminente fine del mondo, dovuta a disastri, carestie ed epidemie, scontrandosi però anche con la crescente obiezione di quanti già in passato gliel'avevano sentito dire altre infinite volte. Ma, tra tutti quei sui annunci così inquietanti, ammette pure gli oggettivi problemi della sua setta, come ad esempio avvenuto proprio nello scorso aprile, quando ha dichiarato che ogni gruppo e chiesa della CDO ha dei suoi “problemi” che deve provvedere a risolvere, ogni chiesa e gruppo per proprio conto. L'obiettivo, ha raccomandato schernendosi dietro a vari passi biblici usati un po' a casaccio, è di far tornare indietro tutti quegli adepti che si sono allontanati, o che sono stati addirittura allontanati, magari proprio per via del sospetto che fossero delle spie. Difficile non leggere, tra le righe, una preoccupazione dello stesso caposetta per la sempre maggior emorragia d'adepti dalla sua “chiesa”: ma è ciò che ha provocato con le sue stesse mani, con quell'atmosfera malata e quelle ossessioni che per primo ha sparso e riversato su tutti loro. Questo, nel suo narcisistico delirio, non l'ammetterà mai.